Happiness 14 luglio 2021: ad un mese dall’apertura pomeridiana.

Happiness: niente di nuovo per noi Cristiani. Hai presente quella sensazione che provi quando entrando in un luogo ti senti accolto, indipendentemente da chi sei e da cosa hai fatto? Non importa la tua provenienza e in cosa credi, non importa se ti droghi o se sei il primo della classe, se vuoi spaccare tutto o se sei la persona più pacata al mondo. Vieni accolto per il semplice fatto di aver suonato il campanello giusto. Questo è lo spirito di Happiness, un progetto dedicato agli adolescenti della città, nato dalla collaborazione tra il Decanato di Varese, l’Istituto Maria Ausiliatrice e Casa Matteo, con il contributo della Fondazione Comunitaria del Varesotto. Tra maggio e luglio oltre 150 adolescenti hanno varcato la soglia dell’Oratorio di San Vittore, sede del progetto, in cerca di un luogo dove potersi sentire a casa e di adulti capaci di ascoltare le loro storie di vita senza giudicarle. Ma cosa si fa ad Happiness? Innanzitutto si sta. Dal lunedì al venerdì, dalle 14.00 alle 19.00, puoi semplicemente stare, senza l’obbligo di svolgere alcuna attività. Puoi entrare ed uscire liberamente, portare chi vuoi e fare ciò che ti pare. Questa per noi adulti è la vera sfida del progetto: saper stare tra i ragazzi e coltivare le relazioni senza una rigida struttura, senza obblighi e imposizioni. Il punto di partenza è l’ascolto del singolo ragazzo, dei suoi bisogni e desideri, delle sue paure e dei suoi sogni. Da questo lavoro individuale ha inizio la costruzione di proposte, attività e laboratori, ai quali i ragazzi possono scegliere liberamente di partecipare: teatro, canto, parkour, football americano, hip hop, tutto ciò che possa fargli intravedere un raggio di bellezza e aprire nuove possibilità per il loro futuro.
Ad Happiness cerchiamo di promuovere la condivisione delle idee e discutiamo insieme tutte le scelte: dai colori dei muri ai prodotti da vendere al bar, dalla gestione delle pagine social ai luoghi delle gite. I ragazzi possono trasformare, arredare e abbellire gli spazi a loro piacimento, proponendo un disegno da realizzare su una parete, la creazione di una sala dedicata alla musica o portando una vecchia poltrona trovata nella soffitta di casa. Accogliere, stare, condividere. Tre verbi che riassumono lo spirito di questo progetto. Niente di nuovo per noi Cristiani. Eppure alla fine di ogni giornata, quando chiudiamo la porta di Happiness e ci guardiamo negli occhi, il pensiero è sempre quello: c’era proprio bisogno di un posto così.